La Via del Guerriero, Add/Quest per K!ra

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view post Posted on 26/5/2010, 16:47
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La Via del Guerriero



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Tempo: Soleggiato, l'alba

Luogo: Foresta senza nome

Narratore: La lieve brezza t'accarezza il volto svegliandoti dolcemente dal tuo leggero sonno. E' l'alba e ti trovi dentro ad una delle sterminate foreste di Ealukyon. Fatichi a ricordare il motivo per il quale ti trovi tra i boschi. Solamente il canto degli uccelli e il rumore leggero del vento colgono le tue orecchie.
Forse sei alla ricerca di qualcosa o qualcuno, magari sei nel bel mezzo di una missione, ma tutto ciò non è importante. Ti senti libero e solitario; come un ramingo vaghi per Ealukyon alla ricerca di una meta, di uno scopo.
Il tuo lignaggio demoniaco ti favorisce in quella foresta. La tua vista è lontana e il tuo olfatto è fine, ma nulla attorno a te ti è ostile o minaccioso.

Note: Descrivi il tuo personaggio e le sensazioni che prova. Hai carta bianca su dove andare, ma rimani nella foresta.
 
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view post Posted on 28/5/2010, 22:16
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Alberi sacri e silenziosi, spettatori delle vite di coloro che si inoltrano fra le loro fronde. Un’immensa distesa verde, rifugio di milioni di animali e insetti che popolano il mondo. Ardente e caldo il sole illuminava ogni cosa, sfiorando con i suoi raggi la rigogliosa vegetazione che cresceva in quelle lontane terre. Il tiepido vento che soffiava leggero, smuoveva le folte chiome degli alberi facendo penetrare la luce fra gli spiragli dei verdi rami.


 


Rajan era sdraiato sul soffice tappeto d’erba, gli occhi socchiusi, la schiena poggiata contro la ruvida corteccia di un pioppo la cui ombra rinfrescava il suo viso. Mossa dal tiepido spirare delle correnti, una foglia si staccò dal ramo, andandosi a posare sulla chiara guancia del demone ancora assopito.


 


Il lieve tocco di quella goccia verde destò il leggero riposo del ragazzo, che prontamente riaprì i chiari occhi azzurri al mondo. La calda luce che filtrava fra gli alberi accecava il giovane tanto che dovette proteggersi il volto con una mano.


Lentamente si rialzò dal soffice suolo erboso mosso da una lieve sete. Con passo lento iniziò a camminare su di un sentiero nel cuore di quella magica foresta in cerca di un ruscello con cui dissetarsi.


 


Il cinguettio degli uccelli unito al mormorare delle foglie mosse dal vento era l’unica compagnia che aveva e di cui necessitava. Il dolce canto allietava con la sua musica le orecchie del demone che lento continuava la sua ricerca. Come un’ombra Rajan avanzava senza disturbare l’equilibrio di quel mondo, senza rompere, con la sua presenza, l’atmosfera di pace e tranquillità infinita che erano sovrani di quel posto.


 


La mente del giovane era vuota, libera come il suo spirito e la sua vita. Nessun obbligo, nessuna costrizione, era un’anima solitaria e priva di vincoli. Un essere che non rispondeva ad altri che se stesso e alla propria volontà. Il suo senso di libertà assoluta era accentuato dall’ambiente che lo circondava. Ogni raggio di sole sembrava aumentare quel suo stato di beatitudine che appariva impossibile da infrangere.

 
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view post Posted on 14/8/2010, 18:49
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Narratore: Durante il tuo girovagare noti una strana pianta. Sembra come se la sua presenza ti attira come una calamita attira il ferro. Non percepisci nulla di ostile, ma osservando bene l'albero puoi notare la sua particolare forma e colorazione. Sembra avvizzito e morto, ma da esso percepisci la vita e piccoli insetti trovano riparo tra le sue scoperte radici e rami.
Attorno alla pianta l'erba è più rigogliosa che mai da quando ti sei avvicinato ad essa numerosi animali fanno capolino dalle fronde della foresta temendo la tua natura demoniaca e la tua enorme arma che porti sempre con te nelle numerose battaglie.

Improvvisamente una strana sensazione si manifesta nell'aria. Faticando un poco senti la presenza di un essere d'incredibile potenza e forza, ma egli è ancora distante dalla tua posizione.
Che fare? A te la scelta.

Note: Davanti a te si aprono due strade. Cosa pensi di fare. Allontanarti per non cercare guai oppure andargli incontro per capire il da farsi. Se opti per la seconda ipotesi gli arrivi vicino, ma vedi solamente che l'essere è avvolto da un pesante e nero mantello con cappuccio (infatti ti da le spalle).
 
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view post Posted on 20/8/2010, 22:56
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Fra il mare verde di foglie e piante uno strano albero spiccava solitario in un angolo, come la una nota stonata in una melodia quasi perfetta. Il paesaggio sembrava volerlo isolare per far si che questi, con la sua sola presenza, rovinasse il suo splendore idilliaco.


 


Lentamente con passo leggero, Rajan, si avvicinò facendo attenzione a non rompere con il suo andare il tacito e pacato silenzio che regnava in quel luogo. Si fermò a pochi passi dal rugoso tronco e come ipnotizzata, una mano si sollevò lieve in direzione del legno. Da lontano non si era accorto di quanto fosse singolare la colorazione di quell’arbusto apparentemente morente. I rami secchi e il quasi grigiore della pianta sembravano essere segni evidenti dell’ormai vicina fine.


 


Posando il palmo su di esso, il giovane demo del fuoco, si rese conto che qualcosa in lui era ancora vita. Un flebile bagliore di era ben evidente. Piccoli insetti abitavano ancora quel luogo, trovando riparo fra gli ossuti rami e le lunghe radici.


Abbassò distrattamente lo sguardo a terra, seguendo il rapido andare di un gruppo di formiche che scendevano lungo il tronco per raggiungere il suolo. Notò che l’erba era diventata più verde da quando i suoi stivali di pelle nera avevano sfiorato il terreno che circondava la pianta. Che fosse stato lui?


 


Un rumore attirò poi la sua attenzione. Fra la fitta e verde boscaglia animali di diverso genere facevano capolino curiosi e spaventati allo stesso tempo. Temevano la sua natura demoniaca, era naturale dopotutto… era un demone della peggior specie, sanguinario, spietato, incurante di tutto e di tutti. Non aveva ne bandiera ne coscienza, libero come il vento.


 


Mentre osservava la fauna che si era radunata, si accorse di una presenza. Sentì una grande forza provenire da qualche punto. Si concentrò cercando di percepire con più chiarezza da dove provenisse e con qualche difficoltà capì che era abbastanza distante. Non era interessato a scoprire chi fosse, ne tantomeno si sentì obbligato ad andare via da quel piccolo paradiso terreste. Decise quindi di sedersi poco lontano dal misterioso albero e attendere ciò che il fato avesse in serbo per lui.


 


Avrebbe lasciato al destino la scelta. Il misterioso essere sarebbe giunto da lui? Avrebbe marciato nella direzione opposta alla sua? Non gli interessava. Una delle leggi che governava la sua vita di demone errante era quella di non fare sempre ciò che voleva e di non curarsi di nessuno.


 

 
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